Molfetta (BA) – L’Istituto Tecnico Economico Tecnologico “G. Salvemini” si distingue per una lodevole e lungimirante iniziativa promossa dalla dirigente scolastica, la professoressa Pasqualina Pierro con l’introduzione di corsi BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) certificativi all’interno dei percorsi di PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento) destinati agli studenti delle classi terze, quarte e quinte dei corsi diurni e serali.
Un impegno che non si limita solo agli alunni, ma che coinvolge attivamente anche la formazione del corpo docente. I corsi, che rappresentano un’importante opportunità di crescita e apprendimento, si svolgeranno nel corso del mese di maggio 2025 a partire proprio dal giorno 6.
L’istituto molfettese ha abbracciato con determinazione la proposta dell’ente di formazione PROGETTO ASSISTENZA e della Legge 116/2021, che sottolinea l’importanza della divulgazione e della certificazione dei corsi di primo soccorso partendo proprio dalle scuole, affiancando a tutto ciò un’attenta politica di cardioprotezione attraverso la dotazione di defibrillatori all’interno della struttura scolastica. Questa sinergia tra formazione e disponibilità di strumenti salvavita mira a creare un ambiente scolastico più sicuro e consapevole.
Sono oltre 310 le persone, tra studenti e docenti, che beneficeranno di questa preziosa opportunità formativa. Acquisire competenze fondamentali in materia di primo soccorso e nell’utilizzo del defibrillatore rappresenta un valore aggiunto inestimabile per i giovani. Non si tratta solamente di un’abilità potenzialmente salvavita in ambito scolastico, ma di un vero e proprio investimento sul senso civico delle nuove generazioni. Queste competenze, infatti, possono fare la differenza anche al di fuori dell’orario scolastico, rendendo i ragazzi cittadini più attenti e pronti ad intervenire in situazioni di emergenza nella vita quotidiana.
L’iniziativa dell’Istituto “Salvemini” non è un caso isolato nel panorama scolastico pugliese. Anche istituti limitrofi, come l’Istituto IISS Cosmai di Bisceglie e l’Istituto Carafa di Andria, hanno intrapreso con convinzione la strada della formazione al primo soccorso. Questa convergenza di intenti testimonia una crescente sensibilità verso la necessità di diffondere la cultura del soccorso e di rendere le scuole luoghi sempre più sicuri e cardioprotetti.
L’esempio virtuoso dell’Istituto “Salvemini” e di altri istituti limitrofi rappresenta un modello da seguire. L’auspicio è che , sempre più dirigenti scolastici, animati da una visione lungimirante, colgano l’importanza di integrare la formazione al primo soccorso nei percorsi didattici. Investire nella preparazione degli studenti e del personale scolastico in materia di BLSD e cardioprotezione non è solo un adempimento normativo, ma un atto di responsabilità sociale che può contribuire significativamente a salvare vite e a promuovere una comunità più consapevole e solidale. L’impegno della dirigente Pierro e dell’Istituto “Salvemini” rappresenta un faro di speranza per un futuro in cui il primo soccorso sia una competenza diffusa e accessibile a tutti.